Il T.A.R. del Lazio annulla il provvedimento di diniego in quanto negli studi scientifici “ormai con conclusioni prevalenti si evidenzia il pericolo per la salute dell’esposizione dei militari ai fattori chimici e radioattivi nell’uso delle munizioni e degli strumenti bellici”.
E’ quanto ci comunica l’Avv. Angelo Fiore Tartaglia che ha seguito il caso.